Manuela Ravasio è la responsabile del sito di Marie Claire Italia. Manuela ama il design, l’arte, e il vintage. Si emoziona spesso tra le mura di casa, perché qui ha condiviso momenti speciali con le persone più importanti della sua vita. Non sa stare senza una luce calda nel salotto e poster attaccati al muro della camera da letto.

Mi chiamo Manuela e sono la responsabile del sito di MarieClaire Italia. Il mio ufficio (creativo) è a Chiasso – Nell’hub svizzero di Hearst Digital, ma da anni vivo a Milano – la mia rumorosa Milano -dopo essermi trasferita da un paesino della Brianza velenosa.

La mia casa è un appartamento del centro, in un vecchio palazzo degli Anni 30. Porta-finestre altissime, parquet ovunque, piastrelle Anni 70.

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Foto di Unsplash

La mia stanza preferita è la camera da letto, perché negli ultimi dieci anni è stata anche lo studio di una coppia di artisti e la sala da ballo per le feste. È lo scrigno di tutti gli oggetti che colleziono, diversissimi tra loro ma che, nel loro insieme, sono armoniosamente perfetti nell’armadio incassato a muro (che – incredibile come riesca a ospitare sempre di più ogni anno!).

Quando viaggio per lavoro, devo dire la verità, mi manca la mia bedroom. O meglio, mi manca quello che vedo dal mio letto: una parete interamente tappezzata di poster, fotografie e quadri. Certo, mi manca di meno se in alternativa sono in una stanza d’albergo con vista mare…

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Foto di Unsplash

Ma ehy, anche il soggiorno è importante! La living room, per me, deve sempre avere una luce calda, mai invasiva. Ed essere pervasa da superfici che toccheresti per ore: tavoli, sedie, ma anche tessuti. E un’acustica tonda. Così sì che sto bene. Ah e poi deve esserci un divano iper accogliente e che possa diventare alcova in qualunque stagione.

Se mi chiedessero cosa non può MAI mancare in casa mia, risponderei: una sideboard con lampada da ufficio rigorosamente vintage nell’ingresso – così che possa sentirmi felice non appena varco la soglia; un tavolo tondo e una micro-zona per colazioni rilassate in cucina; e piccoli comodini diversi con lampade industriali nella zona notte (non abat-jour!).

Devo ammettere però che, ogni tanto, la mia casa diventa anche il mio ufficio – forse un po’ più di ogni tanto. Il letto si trasforma in una scrivania con porta-pc da ginocchia non troppo belli ma molto pratici, e poi ho la mia sedia da ufficio: una sedia tipica da barbiere. Wi-Fi iper performante e scrivania con vista finestra per poter accendere la luce artificiale proprio se serve.

Ma quando non lavoro, cerco di rilassarmi al massimo tra le mura di Casa… Invito gli amici a cena e mi piace continuare a cucinare mentre sono arrivati e stappano il vino.

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Foto di Unsplash

Dopo dieci anni la mia casa è un mondo. Ho tanti, tantissimi ricordi che sono sbocciati qui, tra questa cucina e il salotto. Qui hanno abitato – anche se per pochissimo, o poco o per molto – tutte le persone più importanti della mia vita.

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